COMUNICATO STAMPA- EX MERLONI
In riferimento al comunicato del PD gualdese del 2/10/2013 secondo cui “Il tentativo, ….., del pool di banche di far saltare la cessione, sperando di ricavare qualche spicciolo in più dalla vendita dei beni della ex Merloni, non solo va condannato come mero atto di sciacallaggio ma è anche privo di qualsivoglia prospettiva futura. …….. A questo triste spettacolo del “tanto meglio tanto peggio” hanno partecipato anche alcuni parlamentari umbri del Movimento 5 Stelle che, evidentemente poco ferrati sulla materia, prima hanno firmato un’interrogazione unitaria con tutti i loro colleghi umbri e marchigiani, salvo poi sposare la causa delle banche e dei loro azzecca garbugli”, si fa presente che come M5S abbiamo depositato due interrogazioni sulla vicenda, l’una al Ministro dello Sviluppo economico e l’altra al Ministro del Lavoro.
Solo successivamente abbiamo co-firmato l’interrogazione a prima firma della vice presidente della Camera Sereni (PD) su richiesta della stessa, che intendeva rendere più incisiva l’azione dei parlamentari sul governo, raccogliendo le firme dei deputati umbro-marchigiani di tutti gli schieramenti, dato il carattere trasversale e serio della situazione che coinvolge la ex merloni.
In pieno spirito 5 stelle che prevede di appoggiare le iniziative su tematiche che si condividono indipendentemente se siano proposte dalla destra o dalla sinistra, abbiamo deciso di aderire all’iniziativa, valutando condivisibile il quesito posto ai Ministri dalla Sereni, ovvero:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra riportati e quali iniziative intenda adottare, tenendo conto dei possibili effetti della sentenza del tribunale di Ancona, per evitare che i lavoratori e le loro famiglie, già duramente provati da anni di incertezze e precarietà, debbano ancora una volta pagare il prezzo più pesante di una crisi industriale di cui certo non portano le responsabilità. (4-01977)
Ma apprendiamo dal comunicato stampa che il PD ha scorrettamente strumentalizzato questa seria vicenda per i propri fini, mostrandosi capace solo di offendere con rancoroso astio. Pertanto faremo tesoro dell’esperienza e la prossima volta non apporremo alcuna firma su atti di iniziativa del PD e del PDL, certi non sbagliare.
Si intuisce dal comunicato che il PD intende attribuire la colpa della situazione ai giudici che emettono sentenze sbagliate, seguendo la tipica mentalità berlusconiana. Larghe intese e stesse larghe vedute, evidentemente.
Il PD si interroghi piuttosto sulle responsabilità politiche a monte dell’intera vicenda, senza alimentare terrorismi psicologici e inutili guerre tra poveri.
A coloro che ancora ci chiedono perché il M5S non abbia fatto l’alleanza col PD crediamo di aver fornito anche questa volta un esauriente risposta.
In riferimento all’ultima parte del comunicato “Con la imminente scadenza della cassa integrazione (il prossimo novembre) ed il Governo, che potrebbe fare opposizione alla sentenza, appeso ad un filo sarebbe necessario cercare delle soluzioni, anche difficilissime, invece di cavalcare la protesta strillata e inconcludente dei pochi “soliti noti” facciamo presente che, mentre il PD denigra, il M5S si rende operativo e martedì 8 ottobre p.v. si farà dare le risposte direttamente dal Ministro che sarà in Commissione Lavoro per rispondere all’interrogazione da noi presentata, come visibile da questo link:
http://www.camera.it/leg17/360?slAnnoMese=201310&slGiorno=8&shadow_organo_parlamentare=2085
Di seguito i quesiti posti dai 5Stelle ai Ministri:
Al Ministro dello Sviluppo Economico:
-quali iniziative urgenti il Ministro intenda adottare per promuovere un piano industriale efficace – anche sollecitando l’intervento di nuovi investitori – per il rilancio dell’area industriale umbro marchigiana, salvaguardare la prosecuzione dell’attività produttiva e l’occupazione e scongiurare le pesanti ricadute economiche e sociali sul territorio derivanti dalla sopravvenuta nullità dell’atto di cessione aziendale;
-se sia intenzione del Ministro procedere ad una indagine e/o verifica dell’operato dei commissari e dell’operazione di cessione del 27 dicembre 2011 intrapresa dai commissari straordinari della Merloni spa in amministrazione straordinaria con la J.P. Industries, valutare profili di responsabilità professionale in capo agli stessi e, se del caso, provvedere alla revoca dell’incarico loro conferito;
-se risulti per quale motivo il Governo – a suo tempo – non abbia ritenuto opportuno assumere iniziative a tutela della produzione degli stabilimenti e dell’occupazione accettando il rischio di pesanti ricadute economiche e sociali poi concretizzatesi per effetto della intervenuta sentenza di nullità della cessione aziendale;
-per quale motivo il Governo non abbia ritenuto opportuno adottare iniziative e/o controlli sulla corretta esecuzione del contratto di cessione a fronte di uno «smantellamento» dei beni aziendali, mobili e immobili, venduti dalla J.P. Industries ad altri siti, nonostante la pendenza del ricorso innanzi alla autorità giudiziaria. (4-01974)
Al Ministro del Lavoro:
-Quali concrete iniziative il Ministro intenda assumere al fine di fronteggiare le ricadute sociali ed economiche derivanti dalla sopravvenuta nullità dell’atto di cessione aziendale e per salvaguardare i livelli occupazionali anche in considerazione della imminente scadenza della CIGS (12 novembre 2013) in capo ai lavoratori non assunti.
Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella, deputati del MoVimento 5 Stelle