Venerdì mattina ci siamo recati all’ospedale cittadino per verificare quello che diversi operatori del San Matteo ci avevano segnalato, vale a dire una visita alla struttura da parte dell’onorevole Gianpiero Bocci, candidato nelle liste Pd della nostra circoscrizione.
Dopo avere atteso per diverso tempo la conclusione dell‘incontro che il parlamentare ha avuto con i vertici dell’ospedale, oltre a diversi primari e medici, in una saletta del reparto dell’ospedale (DayHospital Medicina Interna), abbiamo assistito piuttosto increduli all‘ingresso di Bocci, del sindaco Daniele Benedetti (impegnato in una telefonata al cellulare), del vice presidente del consiglio comunale Paolo Martellini e di altri al seguito, in un altro reparto del San Matteo, l‘UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica), in quel momento, tra l’altro, chiuso alle visite – a conferma di ciò la protesta di una signora in attesa di potere entrare nel reparto per assistere un parente stretto ricoverato, sconcertata quanto noi su questa “entrata” (di gruppo, oltretutto) anomala, visto che nemmeno l’assistenza veniva fatta entrare in quell’orario.
Considerato che la visita arriva nel pieno della campagna elettorale, pur sapendo che è nelle facoltà di Bocci, riteniamo degna di segnalazione questa particolare attività.
All’ospedale ci è stato detto che la visita è stata autorizzata dal direttore sanitario, anche se non sappiamo quando il parlamentare abbia inoltrato la relativa richiesta.
Sempre lì ci è stato spiegato dal dottore e capogruppo del PD in Consiglio Comunale, Marco Trippetti, che anche i candidati del Movimento 5 Stelle, se vogliono, possono chiedere una visita ai reparti e un incontro con i dirigenti, perché rientra anche nelle loro facoltà. Non lo faremo. Come Movimento 5 stelle non riteniamo corretto ‘spuntare’ in ospedale a 30 giorni dalle elezioni, chiamando a rapporto il personale sanitario e dirigenziale durante l’orario di lavoro, né tanto meno entrare nei reparti, specialmente in quelli come l’UTIC, dove bisogna rispettare un comportamento molto rigido (vedi foto allegata) tra cui: l’ingresso uno alla volta (e solo negli orari aperti alle visite) e divieto categorico dell’uso dei cellulari!
PS: Non sappiamo se Bocci è andato in visita in altri reparti perché mentre eravamo impegnati a discutere con il capogruppo del Pd (che ci spiegava tutti i diritti dell’onorevole di fare quello che stava facendo), Bocci è uscito dal reparto e ne abbiamo perse le tracce.
Ci scusiamo inoltre con l’infermiera che ci ha bloccato sulla porta del reparto per averla, non volendo, messa in imbarazzo chiedendo per quale motivo Bocci e gli altri potevano entrare e girare per il reparto durante l’orario chiuso alle visite, e la signora che aspettava fuori e aveva un assistito dentro no.
PPS: In tempi non ‘sospetti’, quindi fuori dalla campagna elettorale, chiederemo un incontro con le maestranze del San Matteo.
Spoleto 5 Stelle