Il 19 ottobre u.s., con atto Prot. 24809, il M5S di Gualdo Tadino ha chiesto, formalmente e direttamente agli interessati, le dimissioni dell’assessore Giorgio Locchi, rinviato a giudizio, in attesa della sentenza.
Pur non trattandosi di fatti legati alle sue funzioni istituzionali, e sebbene per il M5S, come per tutti i cittadini, la presunzione è quella dell’innocenza fino a sentenza passata in giudicato, crediamo necessaria una sospensione della sua carica in attesa che la Giustizia faccia il suo corso, per ragioni etiche e di opportunità politica ed istituzionale.
La rinuncia dell’assessore alle deleghe affidategli, oltre a costituire una misura cautelare per l’assessore stesso, tutelerebbe anche l’immagine, la credibilità e la trasparenza dell’Ente comunale (Art. 54 della Costituzione: I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore).
A questo proposito ci sembra importante sottolineare, ancora una volta, come il M5S sia l’unico gruppo politico che ponga l’obbligo, per ogni candidato, a qualunque livello istituzionale, di esibire certificato penale e dei carichi pendenti, a dimostrazione della necessaria tensione morale e legalità, alla quale si ispira, con coerenza, la nostra diretta ed esplicita richiesta, ancora in attesa di risposta. Apprendiamo però, a mezzo stampa, la posizione del PD gualdese, che risponde al comunicato stampa di un altro gruppo di opposizione. Nel prendere atto che evidentemente i comunicati stampa hanno la priorità sugli atti regolarmente protocollati ed indirizzati ai diretti interessati, confermiamo la richiesta che l’assessore Locchi, in segno di rispetto verso i cittadini e verso le istituzioni stesse, rassegni le proprie dimissioni temporanee, augurandogli, al contempo, di risultare totalmente estraneo ai fatti a lui contestati.
Capogruppo Consiliare M5S Stefania Troiani
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